sabato 29 gennaio 2011

Churrasco de picanha, vazio e coração de frango


E per la serie "Brasile e le sue meraviglie" eccomi a raccontare un'altra delle mie....chiamiamole avventure!!! Sono stato invitato ad un churrasco a casa di uno che lavora nell'hotel dove alloggio. Che cos'è un churrasco?? Sicuramente avete sentito parlare o avete visto una churrascaria in Italia! Anni fa no, ma ultimamente si riproducono come i ristoranti cinesi!!! Dunque il churrasco è una forma diversa di cuocere la carne che viene infilata su delle spade o spadoni ed ha dei tagli particolari molto, diversi dai nostri! Anzi vorrei dire che certi tagli di carne che i brasiliani usano per il churrasco noi li usiamo per fare il bollito! 
Parliamo della carne allora. Il primo pezzo di carne si chiama "picanha", che a mio parere è uno dei pezzi migliori. In Italia si chiama codone di manzo, solo che se lo volete comprare bisogna avere un macellaio di fiducia il quale deve sapere anche come tagliarlo. Generalmente una picanha buona pesa 1,5 kg e deve avere uno strato di grasso di 1 centimetro (importantissimo)!!! Il secondo pezzo di carne si chiama "vazio" che da noi sarebbe il sottopancia. Viene tagliato a strisce da 4x4 centimetri e la lunghezza dipende dalla spada. Il terzo tipo di carne sicuramente non piacerà a molte di voi.....sono i coração de frango, cioè i cuori di pollo! Anche questi vengono infilzati su delle spade che assomigliano a delle forchette a 2 punte. Per cucinare la carne serve una churrasquera, niente a che vedere con un barbecue. Si può dire che negli stati di Rio Grande do Sul, Parana e Santa Catarina, cioè il tutto il sud del Brasile è una cosa fondamentale. Chiaramente in Italia non esiste.....ma costruirlo è un gioco da bambini! Basta prendere dei mattoni e come con i lego si fa una base rettangolare 1 metro per 60 centimetri, poi si inizia a salire fino ad avere una profondità di 50 centimetri. Una volta finito di cucinare si smonta....proprio come i lego!!!! 

Ingredienti per 6 persone:

2 kg di picanha (codone di manzo)
2 kg di vazio (sottopancia)
2kg di coração de frango o galinha (cuori di pollo o gallina)

Accompagnamento:

Riso bollito
Pomodori  a fette
Farofa (farina di manioca o di miglio)

Preparazione:

Prendere i coração de frango e metterli a marinare nel vino rosso per almeno 1 ora. Infilzare la restante carne con le spade per il senso della lunghezza per un totale di 4 spade. Cospargere la picanha ed il vazio con abbondante sale grosso. Per primi si cuociono i cuoricini, perchè effettivamente non sono considerati churrasco, ma bensì uno stuzzichino per chi cucina e prepara il tutto! Io sono sempre il primo ad arrivare!!!! Poi mentre si beve una caipirinha si mette a cuocere il resto della carne piano piano, senza fretta! Ma attenzione....i cuoricini devono rimanere morbidi e succosi, secchi non sono assolutamente buoni e l'altra carne quando esternamente è cotta si taglia una fetta e poi si rimette sul fuoco. Un segreto che mi hanno svelato è che il fuoco o meglio detto la brace, non deve essere tutta allo stesso livello ma di forma obliqua, in modo che ci sia una parte della churrasquera molto calda, una media ed una per mantenere la carne calda! Non so chi di voi proverà a fare il churrasco a casa, ma vi posso garantire che il tutto è buono anche fatto alla griglia, solo che la picanha deve essere tagliata a fette di 1 centimetro.
Scusate la qualità delle foto, ma si sa che iPhone non è il massimo per fare fotografie! 

Buon appetito

Ciao Gianni


La churrasquera

coração de frango 

coração de frango con farofa



A sinistra 2 spade di vazio e poi 2 di picanha 



Ottimo vinello!!!

Quello che non vi avevo detto è che per andare a fare questa mangiata ho dovuto attraversare un fiume, incrociare una tarantola grande come il mio piede ed una farfalla grande come la ma mano! Non ci credete??? ehehhehe
















giovedì 27 gennaio 2011

Un grazie di cuore


Dopo 5 giorni dalla pubblicazione di questo post devo modificarlo per aggiungere altri 4 premi. Questa volta li divido con tutti voi senza nominare altri 10 blog. Il mio ringraziamento va a 
Alessandro (L'ale) mio nipote  di Un papero in cucina 
ad Alda e Mariella di CUCINA CON ALDA E MARIELLA  
a Daniela di Cucina che ti passa 
a Mariacristina di Come si fa a ... 
a Roberta e Luca di innamoratincucina

Ciao amiche ed amici, finalmente ho un pò di tempo da dedicare al mio blog! Ieri è stato praticamente impossibile e oggi c'è mancato veramente poco!!!  Ieri, ho ricevuto la bellezza di 3 premi, che sinceramente non mi aspettavo. E' un premio figurato, ma sapere che qualcuno ha pensato a me, la cosa mi ha fatto veramente piacere. Quindi ieri è stata una giornata, si pesante, ma anche bella! Ho cambiato di hotel.....e dove sono adesso è veramente sburone, ho ricevuto tre premi e quindi ho un'altro post da scrivere!!! 

Bisogna però rispettare le regole di questo premio e quindi ecco cosa deve fare il blogger a cui è stato inviato il premio per meritarselo:
-ringraziare la blogger che ci ha donato il premio
-raccontare 7 cose di sè
-passare il premio a 10 nuovi blog conosciuti 


Le sette cose di me:
1- sono fortunatissimo perchè ho una famiglia fantastica
2- amo la mia famiglia

3- sono un grandissimo rompi palle
4- schietto
5- sono il fan numero uno della fanculo terapia
6- amo la puntualità ed odio i ritardatari
7- amo il freddo perchè non resisto con il caldo

Tra le centinaia di blog che seguo, sceglierne 10 non è facile! Fosse per me lo manderei a tutti, ma le regole sono regole. Naturalmente non voglio che vi sentiate in obbligo.......siete liberi/e di non accettarlo, e per tutti quelli che seguo e non l'ho mandato condivido volentieri i miei 3!!!! 


Ancora un grazie a tutti!!! Baci.....Gianni


martedì 25 gennaio 2011

La mia prima crostata


Ciao carissime amiche ed amici, oggi è decisamente una giornata NO!!!! Qualcuno di voi conosce la parola "saudades"? E' una parola tipica brasiliana che significa nostalgia!!! Oggi mi sono svegliato così, con molta saudades di casa mia. Mi manca la mia famiglia, la mia casa, la mia cucina. Mi mancano le incazzature con mia moglie, con mio figlio all'ora di fare i compiti, con la mia principessa che tassativamente deve dormire nel lettone e lo fa mettendomi i piedi in faccia! Sarà che sono fuori di casa da già 20 giorni, sarà che da questo cliente ci ho già passato 7 mesi (senza contare quelli che ci dovrò passare), sarà che oggi ci siamo svegliati con già 30 gradi e arriveremo a 40.....giusto per sudare un pò, sarà che le macchine si rompono sempre alle 6 di sera quando è ora di tornare in hotel, ma oggi sono così....."com muita saudades"!!! Ma tranquille, dopo, quando tornerò in hotel accenderò l'aria condizionata, aprirò una birra e leggero le vostre ricette e tutto per magia.....passera!!!! Incredibile come il mio ed i vostri blog siano diventati il mio "relax time"!!!

Adesso che mi sono sfogato un pò passiamo a questa mia prima crostata che non ho certo preparato qui in Brasile. L'avevo fatta un paio di mesi fa, e non chiedetemi perchè, ma non l'avevo pubblicata! Ieri durante il mio relax time sono entrato nel blog di meggY, Basilico, malva & cerfoglio ... e parlava delle prime volte, la prima bici, il primo babbo natale, la prima cotta, ecc. e la prima frolla! Leggendo il suo post mi ha fatto ricordare un casino di prime volte, cose che sinceramente avevo quasi dimenticato, come per esempio la mia prima crostata! Quindi oggi grazie a meggy ve la voglio presentare. Essendo la mia prima crostata secondo voi da chi potevo andare a copiare la ricetta per la pasta frolla? Da Luca Montersino naturalmente, il mio pasticcere di fiducia! La ricetta arriva direttamente dal suo blog. Iniziamo allora! 

Ingredienti:

1 kg di farina 00
600 g di burro
400 g di zucchero a velo
160 g tuorlo d'uova
1 bacca di vaniglia bourbon
q.b. di buccia di limone
2 g di sale

Preparazione:
Mettete nella bacinella dell'impastatrice (utilizzando lo strumento foglia),la farina con il burro a pezzetti e a temperatura ambiente, il sale, la buccia di limone e la vaniglia; azionate la macchina e lasciate girare fino a sabbiare il composto (termine che indica un composto granuloso di burro e farina), aggiungete quindi lo zucchero a velo e subito dopo i tuorli d'uovo.
Non appena l'impasto si è formato, spegnete la macchina e rovesciare l'impasto sul tavolo spolverato di farina; formare un panetto regolare e riporre in frigorifero a riposare per almeno 30 minuti prima dell'utilizzo.
L'intera operazione può essere eseguita completamente a mano, avendo l'accortezza di utilizzare del burro freddo di frigorifero. 
Dopo il riposo in frigo prendere un pezzo dell'impasto e stenderlo con il mattarello con una grandezza bem maggiore della tortiera che andremo ad usare. Raggiunta la dimensione voluta con uno spessore di 4-5 millimetri, con l'aiuto del mattarello adagiamo la pasta frolla sulla tortiera che naturalmente avremo imburrato e infarinato precedentemente. Con le mani sistemare bene la pasta schiacciando bene i bordi. Tagliare la pasta in eccesso non un tagliapasta e bucherellare bene il fondo. Come farcitura ho usato marmellata ai frutti di bosco. Se si vuole si può decorare con delle strisce di pasta. Forno preriscaldato a 180° per 30 minuti ed il gioco è fatto! Naturalmente le dosi per la pasta frolla non sono per una sola crostata, quindi assieme ai miei 2 aiutanti/cuochini, Christian e Pilar, abbiamo preparato anche delle crostatine, dei biscotti con l'aggiunta di zucchero di canna e le dita mozzate della strega! La pasta frolla avanzata l'ho messa in congelatore, rimane perfetta!!!!

Buon appetito

Ciao e grazie per seguirmi, Gianni




domenica 23 gennaio 2011

Brasile....e le sue meraviglie!!!


Carissime amiche ed amici, rieccomi qui senza una ricetta come io vorrei, ma con un'altra esperienza di vita personale. Avete mai fatto rafting??? Io no, e non potevo scegliere un posto migliore come il Brasile per farlo. Vi racconto....è sabato sera e dopo cena decidiamo di andare a bere un bicchierino e anche due! Ci ritroviamo con degli amici brasiliani e tra una caipirinha e una cerveja e 4 chiacchere arriva Joao Paulo che con la sua faccia da pirla ci propone di fare rafting. 
In questi momenti i fumi dell'alcool non  aiutano moltissimo, 
quindi con la mia bella faccia da pirla dico:
 claro que sim!!!
Quindi al mattino presto (con i fumi dell'alcool ancora presenti) 
partiamo per Nova Roma, passando per Nova Padua 
e ci prepariamo per affrontare il Rio das Antas che 
come potete vedere non è molto amichevole.  



Arriviamo sul posto e la prima cosa che mi danno in mano è stata una birra! Da li ci caricano su un pulmino ed il mitico istruttore capo Sperotto comincia a darci le prime lezioni.Ci dividono per gommoni e dopo un pò di pratica in acque tranquille si parte. Di esperti qui ci sono solo gli istruttori che fanno da timonieri, ma essendoci una possibile difficoltà di capire un comando in portoghese nelle rapide, decidono di mettermi in seconda posizione, lato sinistro. Ed ecco la prima rapida! 









La prima e la seconda e tutte quelle che sono arrivate dopo sono state una cosa spettacolare. Vi sto parlando di un fiume che ha rapide di livello 3 e 4! Il tutto dura per 12 chilometri e posso garantire che avere una piccola preparazione atletica non farebbe assolutamente male!
Quando mancavano 2 chilometri alla fine, l'istruttore mi guarda e dice: oh talian, passa na frente do bote que agora o rio fica muito legal ....italiano, passa davanti del gommone che adesso il fiume è più bello!
Visto che la mia faccia da pirla non ha limiti e non dimentichiamoci la nebbia alcolica, dico "claro que sim".
Tutto bene fino al punto che ci troviamo ad affrontare un saltino di 3 metri con una serie di mulinelli spaventosi. Tornare indietro non si può più quindi stringiamo le chiappe e giù per questo ultimo salto. Dalle foto che seguono penso si noti la mia faccia da panico (il primo a sinistra del gommone)!!!









Inutile dirvi che questa è stata un'esperienza fantastica, nata per caso ma vissuta pienamente. Non so a cosa si può paragonare, perchè qui siamo noi contro la forza della natura e come aiuto un caschetto ed un salvagente. 
 Ed eccoci qui dopo due ore di fatica, paura e divertimento a farci una foto di gruppo in questa bellissima cascata.


Qui sotto il link per saperne un pò di più!

Ciao Gianni

giovedì 20 gennaio 2011

Chà de maçã e laranja com canela....Infusione di mela ed arancia con cannella


Rieccomi qua!!! Dovendo passare altre 2 settimane in questo caldo ed affoso Brasile, non mi resta che proporvi le ricette locali!!! Ed ecco che dopo la caipirinha (non molto gradita dalle astemie) molto alcolica oggi vi propongo il Chà (si pronuncia cià)! Non è altro che una infusione che almeno in questa zona del Brasile si beve molto! Qui in tutti gli hotel si usa lasciare a disposizione degli ospiti un termos con il caffè, normalmente vicino alla reception. E' il classico caffè fatto all'americana, ma con sapore brasileiro e con più caffeina a mio parere!!! Sono stato in molte zone del Brasile, da Minas Gerais al Paranà, da Rio de Janeiro a Sao Paulo, ma il chà l'ho solamente trovato qui "no Rio Grande do Sul" e precisamente a Bento Gonçalves che, anche se sembra assurdo, sembra la Treviso italiana. Qui si parla il dialetto veneto di 100 anni fa, si coltiva e si beve buon vino (prosecco, cabernet, merlot, malbec), l'80% dei cognomi sono veneti (c'è pure il mio), si fa la pasta ed il pane in casa e bestemmiano peggio che nel Veneto!!!  


Ma torniamo alla ricetta altrimenti continuo fino a domani. Visto che vi sto parlando di una infusione è chiaro che vi parlo di una cosa salutare e la parte zuccherina della ricetta la potete variare a vostro piacere così la farete diventare ancora più sana! Ma per la prima volta provatela così.....secondo me vi piacerà!!!

Ingredienti:

mezza tazza di zucchero (quella del cappuccino)
1 litro d'acqua
2 mele grandi o 4 piccole (qui usano quelle rosse)
1 litro di succo d'arancia naturale
stecche di cannella a piacere

Procedimento:

In una pentola sciogliere lo zucchero a caramello, poi aggiungere l'acqua e le mele tagliate a pezzetti. Fare bollire per 30 minuti. Aggiungere il succo d'arancia e la cannella e far bollire per altri 15 minuti. Passare il tutto pen un colino schiacciando bene le mele in modo che anche un pò di polpa passi!!

Spero vivamente che sia di vostro gradimento! Alla prossima ricetta

Ciao Gianni

martedì 18 gennaio 2011

Krapfen....o semplicemente bomboloni


Ciao a tutti!!! Oggi sono ammalato! Febbre, tosse e raffreddore mi hanno steso! Ma si può prendere il raffreddore quando fuori ci sono 35 gradi??? Saranno state le vostre "benedizioni" perchè sono stato al mare sotto l'ombrellone a bere agua de cocco???  Però rimanere in hotel oggi mi ha dato l'occasione di recuperare molte delle vostre ricette che non avevo letto (sotto l'ombrellone).

Un p.s. un pò cattivello: sono abbronzato da fare quasi schifo! ;)

Ma basta lamentarsi, oggi per me è un giorno da festeggiare perchè il mio blog ha raggiunto le sue prime 1000 visite. Sinceramente, quando 1 mese e 2 giorni fa ho aperto questo blog, non ci avrei mai sperato. Credevo che forse lo avrebbe visitato qualche mio amico, ed invece eccolo qui con le sue prime 1000 visite.
Per festeggiare vi presento i miei Krapfen....o semplicemente bomboloni. Questa ricetta l'ho fatta un pò di tempo fa quando ancora non avevo il blog, ma avevo già il vizio di fare le foto ai miei prodotti finiti. Dove l'ho presa non me lo ricordo ma posso garantire che sono veramente buoni.

Ingredienti:

500 gr di farina 00
500 gr di farina Manitoba
120 gr di burro
70 gr di zucchero
2 uova
15 gr di sale
25 gr lievito di birra (la ricetta originale ne richiedeva 70 gr)
500 gr d'acqua (circa)
1 bacca di vaniglia
la buccia grattata di 1 limone

Procedimento:

Settacciare le farine e metterle in planetaria con lo zucchero, il limone e la vaniglia e partirea mescolare. Su 100 gr d'acqua della ricetta sciogliere il lievito e poi aggiungerlo alle farine. Aggiungere anche altri 150 gr d'acqua. Aggiungere le uova, poi il burro a pomata, il sale e poi piano piano la restante acqua fino ad avere un composto liscio ed uniforme (dipende dall'assorbimento della farina).
Farla riposare per 30 minuti.
Dopo il riposino stenderla con il mattarello per uno spessore di circa 1, 5 cm. Con un coppapasta di 8 cm ricavare dei dischi che metteremo a lievitare fino a quasi triplicare su un vassoio infarinatissimo (molto importante). Una volta lievitati friggerli in abbondante olio con una temperatura di 180°, ma attenzione perchè vanno maneggiati con molta cura. Consiglio una bella spatola grande in acciao, non usate assolutamente il tarocco perchè bisogna adagiarli nell'olio!!! Una volta che si è colorata la parte inferiore li giriamo con un cucchiaio  di legno e terminiamo la cottura. In questo modo  uscirà la classica riga in mezzo più chiara. Per chi volesse si possono fare anche delle ciambelle, l'importante è fare il buco prima della lievitazione.
Un consiglio per la frittura: per sapere se sono lievitati bene, tenete da parte 2 o 3 pezzeti di impasto di 3/4 cm di diametro, o meglio ancora la parte interna della ciambella. Quando sarà ora di friggere buttiamo in padella prima i pezzetti piccoli. L'impasto se è ben lievitato dovrà galleggiare e non affondare. Tolti dal tegame farli asciugare su carta assorbente e poi farcire a piacere. Io avevo a disposizione un pò di crema pasticcera e li ho NON farciti ma ingozzati. Una bella spolverata con zucchero a velo e servirli magari tiepidi. Ho provato anche la cottura in forno ma non mi son piaciuti molto. Il procedimento è lo stesso solo che non verrà gonfio dai due lati perchè la parte inferiore essendo appoggiata alla placca rimmarrà piatta. Li ho cotti a 220° per 7 minuti circa. Rimango dell'idea che i bomboloni vanno fritti!!!

Spero che questa ricetta vi piaccia e vi ringrazio ancora per sostenere il mio blog.

Un abbraccio virtuale a tutte/i

Buon appetito

Ciao Gianni












giovedì 13 gennaio 2011

Torta allegra (by Firesil85)


Carissime  e carissimi oggi vi voglio stupire con effetti speciali e colori ultravioleti. La mia non è scienza e nemmeno fantascienza, è semplicemente una torta allegra. Questa torta (squisita) l'ho fatta il 27 di Dicembre in occasione di una cena a casa mia con mio nipote e la sua morosa! Quel giorno curiosando tra i vari blog che seguo entro in quello di Firesil85 http://golosona.blogspot.com/ e vedo questa torta troppo simpatica. Gli ingredienti ci sono, tranne il cacao (poi capirete) e mi metto all'opera.
Devo ammettere che non la volevo pubblicare perchè non mi è riuscita perfetta! Cioè, e qui mi dovrete dare tutti i vostri consigli, dopo averla sfornata, e vorrei premettere che in forno mi si era confiata stupendamente, si è afflosciata.........perchè!?!?!?!?  Qui chiedo umilmente aiuto a voi che avete molta più esperienza di me. Firesil85 mi ha dato degli ottimi consigli ma qualcuno in più non fa mai male.
Vorrei aggiungere che anche se la torta si è afflosciata per quasi la metà della sua altezza è rimasta super soffice ed è durata solo per il tempo del dopocena. Aspetto i vostri utili commenti, ringrazio ancora Firesil85 e vi invito a fargli visita perchè il suo blog è veramente bello. Ci sentiamo lunedi.....perche io domani vado al mare, anzi all'oceano!!!

copio ed incollo direttamente da Firesil85

Ingredienti:
3 uova,
150 gr zucchero,
200 gr farina,
100 ml olio,
80 ml acqua,
1 bustina di lievito per dolci,
coloranti alimentari liquidi,
1 cucchiaio di cacao sciolto in un dito d'acqua (non ne avevo in casa)


Preparazione:
 Montate gli albumi con 60 gr di zucchero, poi passate a montare i tuorli con il restante zucchero (90 gr) fino a che non diventeranno una crema spumosa chiara. 
Aggiungete a questo composto l’acqua, mescolate bene, poi versate la farina setacciata con il lievito, 
poi l'olio. Per ultimo, incorporate lentamente con movimenti che vanno dall’alto verso il basso gli 
albumi montati a neve. A questo punto dividete l’impasto in 4 parti e colorate con i coloranti alimentari.


Forse qui il mio errore!!! Credo di aver aggiunto troppo colorante, circa 2 cucchiai, e facendo così mi sa che ho appesantito il composto!!!


La parte scura la otterrete con il cacao amaro sciolto in poche gocce d’acqua.
Per distribuire l’impasto nella tortiera ed ottenere l’effetto del colore a strisce, procedete 
versando due cucchiai di una crema colorata al centro dell tortiera ben imburrata, a questo 
aggiungete sempre al centro del mucchietto appena versato altri due cucchiai di impasto del colore diverso, 
al quale aggiungerete altri due cucchiai al centro del precedente di un altro colore e così via, 
fino ad esaurire le preparazioni.
La crema della torta si distribuirà piano piano formando in superficie tanti cerchi colorati, 
che in cottura rimarranno ben distinti e formeranno un disegno a onde. Mettete nel forno caldo 
per circa 30 minuti e lasciate la torta nel forno per altri 10. Non oltrepassate questi tempi 
per non seccarla troppo. Accendete il forno in modalità “statico” a 180° ( se avete questa 
opportunità per evitare rigonfiamenti o gobbe indesiderate che si formano durante la cottura).


Buon appetito

Ciao Gianni

Prima di infornare

Sgonfiatissima ma molto soffice 

La fetta mette allegria


Questa ricetta è per voi.....




mercoledì 12 gennaio 2011

Paniere


Carissime amiche e carissimi amici, come avevo promesso ieri, dopo una ricetta superalcolica, vi presento una ricetta superdietetica e naturalmente analcolica. una cosa freschissima per qui che siamo in estate, ma molto originale da preparare anche adesso in Italia pur essendo inverno!!!! Dopo 10 ore di lavoro in una sauna cosa può esserci di meglio di una insalatona? Non prendetemi per pazzo anche se forse lo sono visto il lavoro che faccio, perchè io non sono qui a postare una insalatona......ma una insalatona dentro un recipiente fatto di pasta da pizza!!! E' chiaro che non si può preparare 10 minuti prima di andare a tavola, richiede un pò di tempo per la preparazione, ma volete vedere l'effetto che fa quando la presenterete ai vostri comensali!!! Vi assicuro che diranno ooooohhhhhh!!!!!!!

Come ricetta per la pizza noterete che dalle dosi ne uscirà una grossa quantita. Io ho preso questa abitudine, cioè di prepararne molta, poi quella che non uso la metto in sacchetti per alimenti divisa in porzioni e la congelo. Rimane perfetta!!!

Ingredienti:

Per la pasta da pizza
1700 gr di farina
1 lt di acqua buona
25 gr lievito di birra
40 gr di sale (più o meno)
un catino in acciaio inox
poi
verdura fresca a piacere
sale qb
pepe qb
olio evo qb
aceto di vino o balsamico qb

Preparazione:

Versare l'acqua (28/30°) in un recipiente capiente, molto capiente, sciogierci il lievito e cominciare ad aggiungere la farina con la mano asciutta, tipo 70-80 gr per volta. A circa metà della dose di farina aggiungere il sale. Continuare ad impastare fino a quando il composto si stacca dal recipiente. Io ho scritto 1700 gr di farina ma può variare. Una volta che l'impasto è bello morbido, liscio ed omogeneo metterlo a lievitare per qualche ora dentro il forno chiuso con la luce accesa. Diciamo per 4-5 ore! Una volta lievitato prendiamo un pezzo di pasta dipendendo dal catino che andremo a ricoprire. Stendere la pasta rigorosamente a mano fino a raggiungere la dimensione che ci permetterà di ricoprire il catino. Dare una spennellata con olio evo al catino e ricoprirlo con la pasta. Cuocere in forno preriscaldato a 220° per circa 10 minuti (il tempo varia da forno a forno). Sfornare e lasciare raffreddare bene. Riempire il catino di pizza poco prima di servire in tavola con la vostra insalata mista preferita e condire a piacere. Man mano che si mangia l'insalata strappare pezzi di pasta per accompagnarla. Naturalmente essendo in brasile sullo sfondo della foto c'è anche una caipirinha che qui si beve come aperitivo!!!

Buon appetito

Ciao Gianni


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